E' difficile che una canzone reinterpretata da un altro artista piaccia tanto come l'originale, e lo è ancor di più se la prima versione è cantata da una cantante del calibro di Nicoletta Strambelli, ma se a ricantarla è un Artista come Dalida, allora le due versioni si fondono tra loro, compensandosi in un equilibrio di perfezione e assoluta intensità. Dalida, vero genio dell'Arte, impreziosita oltre che da una voce unica in tutto, anche da una bellezza fisica drammatica e sensuale, interpreta la più famosa Tutt'al Più di Patty, in lingua francese. La sua Tout Au Plus è il B side di un altra cover, sul lato A c'è infatti la versione francese di 4 MARZO 1943 di Lucio Dalla, qui chiamata Jesus Bambino. Nei toni della cover, tutta la malinconia e la struggente disperazione della cantante italo egiziana, fa suo quel testo e quella sonorità cosi' vicina alla propria sfera emotiva, già scossa dal suicidio del suo amato Luigi Tenco nel 1967, a Sanremo. Dalida, Diva Divina, canta il brano in questa esibizione, con la sua tecnica tutta basata sull'impatto emotivo. Si immerge nel brano di Patty e si aliena completamente dalla realtà, lo grida con disperazione, anche le sue mani ci parlano del suo privato e di quel testo tanto vicino al dolore di una donna abbandonata. Non ci sono parole per descrivere questa cantante.
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Una Grandissima cantante che ha avuto un amicizia con la stessa Nicoletta. Due grandi senza rivalità.
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